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Serdakowski
Barbara (Gryfino, Polonia, 1964), poeta e scrittrice, vive a Firenze. Cittadina
canadese, laureatasi all'Università Concordia di Montreal,
dal 1996 risiede in Italia.
Ha pubblicato il libro Katerina e la sua guerra
(2009), però ha altri tre libri di narrativa e tre raccolte
poetiche ancora inediti. E' presente in diverse antologie:
Poeti toscani alle soglie del terzo millennio
(2000, poesia), Anime in viaggio (2001, narrativa), Kaboom (2001,
poesia), Impronte. Scritture dal mondo
(2003, narrativa), Il catalogo delle voci (2005,
poesia), Italiani per vocazione (2005, narrativa),
San Nicola agiografia immaginaria (2006,
narrativa), Ai confini del verso/poesia della migrazione
in Italia (2006, poesia), Nuovo planetario
italiano. Geografia e antologia della letteratura della migrazione in Italia e
in Europa (2006, poesia e narrativa), Multicultural
literature in contemporary Italy (2007, narrativa). Suoi
materiali sono stati pubblicati sia in riviste italiane (La nuova Tribuna
letteraria, Helios Magazine, Dibattito democratico, Prospektiva, Ghibli, Pagine,
Il Filo, Pagina zero) che estere (Le Baron Samedi, Phréatique langage e
création, Vers de Plume, Nouvelle Plume, Dégaine-ta rime), nonché in diversi
siti letterari (El
Ghibli,.Sagarana,
Kuma,
Quadernetto). Ha partecipato a seminari ed eventi pubblici: 2007; "Diaspore
diafoniche", Roma; "Lingue in poesia", Firenze; "Jesi Alfabetica", Jesi; "Corso
sulle figure femminili più caratteristiche della letteratura Roma. Goliarda
Sapienza", Roma; 2008: "Festival della poesia", Firenze. Ha conseguito
numerosi riconoscimenti in concorsi letterari, con i seguenti
primi premi: 1979, premio regionale per la poesia, Montreal; 1999, "Faro
d'Argento", Riposto; 2000, "Sulle ceneri del Novecento", Arezzo; "Montemerlo";
"Eks&Tra", Mantova; "Club Ausonia", Reggio Calabria; 2001, "Nuove lettere", Napoli;
"La donna si racconta", Pesaro.
Co-fondatrice con l'artista/marito Cesare Oliva
del "Centro d'arte Magma".
Sulla sua
produzione letteraria hanno scritto, tra gli altri: Manlio Cortellazzo «Il racconto
[Visita al museo] si segnala per la leggerezza
del tratto, la solida costruzione stilistica e il "realismo surreale"
squisitamente mittleuropeo, memore delle lezioni di Kafka e Cechov. La sorpresa
finale, che ricorda da vicino "Nella mia fine è il mio principio" di
Agatha Christie, basta da sola a caratterizzare la prova come pienamente
riuscita: come il giallo della Christie, inoltre, costringe il lettore a
rileggere il racconto per individuare trama e ordito dell'inganno inespresso,
alla ricerca delle frasi e degli indizi che avrebbero dovuto fargli capire come
la realtà fosse altra da ciò che sembrava. Altre ascendenze potrebbero
riscontrarsi nel teatro di Pirandello, nel cinema di Kurosawa ("Rashomon"), nel
film "Oltre il giardino" con Peter Sellers: si tratta del resto di un'opera dal
pregio filmico e scenico, dove soggetto e sceneggiatura concorrono alla
definizione di un apologo esistenziale.»;
Editrice Il Filo [giugno 2002] «Sicuramente
interessante l’esperimento linguistico di S., poetessa che ha già ricevuto
diversi riconoscimenti in ambito letterario. Linguaggi differenti s’intrecciano
all’interno dello stesso componimento, con naturalezza e senza forzature, come
se fossero echi diversi prodotti dalla stessa voce. Come se ci si stesse
osservando da diversi punti di vista. Ognuno indispensabile e nello stesso tempo
bisognoso di una visione d’insieme.»; Anna Mici «L'autrice parla parecchie lingue ma ci complimentiamo per
l'italiano, fluente, spontaneo, ricco di intensità, anche difficile
nell'espressione, che si presenta sempre scorrevole e puntuale. Complimenti
davvero.».
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